10 motivi per cui non scrivere liste di motivi

Things-i-hate-vandalism-irony-lists

Ce l’hanno fatta. La bibbia SEO e i social network hanno cambiato il nostro modo di scrivere. Non siamo più noi ad esprimerci attraverso un mezzo, siamo scesi a un quartino e neanche di quello buono (c’è ‘a crisi, la ggente non c’ha sordi, ecc. ecc.). Se devi esprimere un’opinione su qualcosa, fosse la pettinatura della regina Elisabetta o i benefici della dieta a base di foglie di bambù liofilizzate, devi farlo compilando una lista.
E io che l’unica lista che compilo è quella della spesa, che poi scordo puntualmente a casa. Ecco una lista di 10 motivi per cui non scrivere liste di motivi.

1. Se hai problemi di memoria legati al nozionismo come me, al punto 2 ti sei già scordato il punto 1.
2. Se hai problemi di memoria legati al nozionismo come me, rileggi il punto 1.
3. Inventalo, basta che suoni bene. Eviteremo di annoiarci prima di arrivare al punto 4.
4. Se sei arrivato fino a qui, sei davvero un lettore motivato. O Christopher Lambert in “Highlander”.
5. Non è bello ciò che bello ma è bello ciò che piace. Non c’entra un cazzo, ma d’altronde ciò che contava era portarsi a casa questo punto.
6. Puoi fare di meglio. Puoi riuscire a bere il caffè la mattina prima di aprire la tua pagina Facebook. Studi storici relativi a un decennio fa lo dimostrano.
7. Il mondo non va popolato di ulteriori liste. Quelle che ci sono bastano già fino all’estinzione del pianeta.
8. Stare a ragionare per riuscire a trovare tutti i punti necessari per finire la lista, anziché scrivere quel paio di idee che ti erano venute in mente fin dall’inizio e basta, nuoce gravemente alla salute. Studi scientifici dell’Università del Chianti relativi all’uso di alcolici necessari per l’impresa lo dimostrano.
9. Nerd vs. Cheerleader. Se ti riconosci nella prima categoria, per simpatia o affinità intellettuale, l’ultimo punto puoi anche non leggerlo. È già nel tuo DNA.
10. Anziché scrivere liste di buoni motivi per fare qualcosa, fate qualcosa e raccontate una storia. Le storie sono come l’erba cattiva. Non muoiono mai. Mica come i personaggi di “Game of Thrones”.
Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...